Spese pazze in Piemonte, Cota ed altri 39 rinviati a giudizio

Spese pazze in Piemonte, Cota ed altri 39 rinviati a giudizio

Spese pazze in Piemonte, Cota ed altri 39 rinviati a giudizio

Dopo la Sicilia tocca alla regione Piemonte: al centro di indagini per peculato. Sono ben 39 i consiglieri rinviati a giudizio, a cui si aggiunge il Presidente della Giunta Regionale Roberto Cota, per avere utilizzato i fondi destinati ai gruppi partitici all’acquisto di mutande (verdi, quelle che piacciono a Cota), foulard, cene e tanto altro. Ai quaranta se ne aggiungono anche altri due: Sara Lupi, figlia del leader dei Verdi Verdi Maurizio Lupi, e Gabriele Moretti, consigliere comunale che avrebbe agito assieme a Michele dell’Utri della lista dei Moderati.

Al governatore leghista, la cui carica di Presidente è stata inficiata pochi giorni fa da una sentenza del Tar piemontese a causa delle firme false ad una delle liste a lui collegate alle elezioni del 2010, sarebbero contestati 27.000 euro di rimborsi illeciti.

I pm Enrica Gabetta, Giancarlo Avenati Bassi e l’aggiunto Andrea Beconi, sembra abbiano già deciso per l’archiviazione di quattordici consiglieri, di Mercedes Bresso (ex Presidente della Regione accusata di finanziamento illecito al partito) e Michela Cerutti (accusata di finanziamento illecito al partito e di peculato). Tra i possibili consiglieri di centro destra, le cui accuse verranno archiviate, vi sono solo Fabrizio Comba, Giampiero Leo e Gian Luca Vignale.

Spese pazze in Piemonte, Cota ed altri 39 rinviati a giudizio

Mercedes Bresso non attende e commenta subito le vicissitudini: “sono contenta di essere riuscita a chiarire la mia posizione”. Continua: “nel secondo interrogatorio con i pm ho chiarito nei minimi particolari il mio operato, dimostrando la correttezza del mio comportamento. Stiamo vivendo la pagina più brutta per l’istituzione regionale,  una Regione umiliata da un presidente eletto illecitamente e ora rinviato a giudizio per spese personali a carico della collettività”. Attacca poi il suo successore alla guida della giunta regionale, domandandosi “cos’altro deve succedere per costringere Cota a staccarsi dalla sua poltrona”. Adesso la palla passa al giudice, Roberto Ruscello: probabilmente l’udienza preliminare sarà fissata da qui ad una settimana. Per Cota ed i suoi il processo comincerà, quasi certamente, a marzo.

 

Daniele Errera