Bce lenta ripresa per l’Eurozona
Bce lenta ripresa per l’Eurozona
Il bollettino che La Banca Centrale Europea confeziona mese dopo mese prevede una “lenta ripresa” economica per l’Eurozona. Nonostante tutto, il comunicato diramato dall’istituzione presieduta da Mario Draghi, sostiene come “i rischi collegati all’outlook economico per l’Eurozona continuano ad essere al ribasso”, pur considerando come “gli sviluppi nelle condizioni dei mercati finanziari e monetari globali e le relative incertezze hanno il potenziale per influire negativamente sulle condizioni economiche”.
Il bassissimo costo del denaro (0,25%, il minimo storico) non può che favorire la ripresa, anche se nell’ottica non di brevissimo periodo. Guardando infatti al biennio 2014-2015, si prospetta “una ripresa della produzione a passo lento, in particolare grazie ad alcuni miglioramenti nella domanda interna, sostenuta dalla politica monetaria accomodante”. Circa l’inflazione, la Banca Centrale prevede un lungo periodo in cui risulterà statisticamente bassa.
Per quel che riguarda l’Italia, Francoforte sostiene come il circoscritto effetto introduttivo dell’aumento dell’Iva (ottobre 2013) abbia “contribuito a tenere i prezzi dei beni industriali non energetici e dei servizi più bassi del previsto”.
Il lavoro sta dimostrando sempre più segnali di assestamento: la disoccupazione è stabile consecutivamente da otto mesi al 12,1% ed in miglioramento dall’estate 2012 sul tasso annuo. Non sono i livelli del pre-crisi, certo, quando il tasso era al 7,3%.
La Bce si muove, quindi, non attraverso annunci trionfalistici, come quello della Banca Mondiale che ieri aveva dichiarato come la crisi fosse finita, ma per mezzo di dichiarazione centellinate, riflessive e non entusiastiche in quanto, sebbene la via d’uscita sembra più vicina rispetto il 2011 ed il 2012, non vuole creare facile esaltazione che poi potrebbe trasformarsi in cocente delusione.
Daniele Errera
