De Girolamo risponde in Parlamento
Le posizioni dei partiti: il Movimento 5 Stelle ha presentato una mozione di sfiducia. Ieri Scelta Civica, tramite la coordinatrice Giannini, ha chiesto le dimissioni del ministro. Anche all’interno del Partito Democratico si sono levate voci critiche verso il ministro. Giorni fa il segretario Renzi aveva sottolineato la differenza di stile tra il ministro Josefa Idem ed il ministro Nunzia De Girolamo.
Il ministro per le politiche agricole Nunzia De Girolamo, coinvolta nel caso Asl-Benevento, risponde in Parlamento. “Vengo con determinazione a spiegare i motivi per cui mai e poi mai ho abusato del mio ruolo di deputato e mai ho violato la Costituzione. Ai miei danni ritorsioni mediatiche” prosegue Nunzia De Girolamo.
De Girolamo “Riserbo dei primi giorni per rispetto magistratura” – De Girolamo ha spiegato: “il mio riserbo dei primi giorni era dettato dal rispetto per il lavoro magistratura. Mai e poi mai il mio nome è coinvolto nella truffa alla Asl di Benevento che riguarda altre persone, una delle quali ha costruito un dossier contro di me frutto di un complotto ai miei danni”.
De Girolamo “Mi pento per espressioni colorite” – “Se mi pento per espressioni colorite usate in un contesto privato, non mi pento di aver aiutato gente che chiedeva ad alta voce maggiore assistenza sanitaria”. Lo dice in Aula alla Camera il ministro dell’Agricoltura Nunzia De Girolamo.
De Girolamo “Il bar non ha mai ricevuto nessun controllo” – “Voglio precisare – ha detto il ministro De Girolamo – che il bar dell’ospedale di Benevento non ha mai ricevuto alcun tipo di controllo”.
De Girolamo a difesa dell’operato del ministero – La ministra Nunzia De Girolamo dedica un’ampia parte della sua risposta all’interrogazione Pd alla difesa del suo operato alle Politiche agricole, in particolare alla decisione di commissariare alcuni enti, a cominciare dall’Agea. Accanto a lei siedono i ministri Gaetano Quagliariello e Maurizio Lupo. Il vicepremier Alfano, presente all’inizio dell’intervento della ministra, si è allontanato poco dopo. Tra i banchi del governo anche cinque sottosegretari, tra i quali Sesa Amici e Gioacchino Alfano.
Cuperlo “Gesto del ministro le consentirebbe di difendere sua onorabilità” – Il presidente del Pd Gianni Cuperlo si esprime così sul caso de Girolamo: “Riguardo al caso De Girolamo penso che ci sia un tema politico che riguarda un criterio di opportunità, di contesto, non è tema solo giudiziario”. Per l’ex sfidante di Renzi alle primarie del Pd “si parte dal fatto che c’è una dimensione della politica che non si può scaricare su quella giudiziaria. Esiste una dimensione della politica, della responsabilità politica che viene prima. Sia Letta a valutare il da farsi. Ma penso che un gesto del ministro le consentirebbe di difendere la sua onorabilità”.
Giuseppe Spadaro