Sondaggio Ixè per Agorà: sempre meno fiducia per il Governo, meglio il voto del rimpasto
Sondaggio Ixè per Agorà: sempre meno fiducia per il Governo, meglio il voto del rimpasto
Il sondaggio condotto da Ixè per Agorà si occupa di capire cosa pensino gli Italiani del Governo e del rapporto tra Renzi e Letta, mentre si fanno sempre più insistenti le voci di chi vorrebbe andare a votare il prima possibile.
Vediamo innanzi tutto che la fiducia nel Governo sta rapidamente scendendo: Ixè registra un nuovo picco negativo trovando soltanto il 21% degli intervistati che si fidano del Governo, mentre circa un mese fa l’esecutivo aveva 7 punti di fiducia in più. In questa situazione, e con un rimpasto di Governo che sembra sempre più vicino, gli Italiani preferirebbero però tornare al voto: piuttosto che vedere un tentativo di soluzione nella sostituzione di qualche ministro che rispecchi maggiormente le collocazioni politiche di tutti gli esponenti della maggioranza, il 53% degli intervistati preferirebbe andare al voto immediatamente, al contrario del 40% che vede il rimpasto come una soluzione utile (almeno temporaneamente).
Intanto la fiducia nei leader non subisce crolli o variazioni di particolare rilievo, con Renzi che guida saldamente la classifica al 52% seguito da Napolitano al 46% e da Letta al 36%, ma secondo i rispondenti al sondaggio Ixè il Presidente del Consiglio deve fidarsi del leader più amato dagli Italiani: il 57% dell’elettorato generale pensa infatti che Letta faccia bene a fidarsi di Renzi, una percentuale ancora più ampia (78%) se si osserva il dato dell’elettorato del PD che ha votato Renzi in maniera quasi plebiscitaria lo scorso 8 Dicembre. I diffidenti sono invece il 35% tra gli elettori totali ed il 17% tra quelli del PD, mentre rispettivamente l’8% ed il 5% non sa rispondere.
Infine, Ixè ha chiesto agli Italiani che cosa pensano che si dovrebbe fare con il tanto contestato reato di immigrazione clandestina, che sta diventando un tema centrale del dibattito politico su cui i partiti stanno costruendo le proprie posizioni in base alle proprie ideologie. Gli intervistati non danno però ai politici une preferenza netta tra le due possibili soluzioni al problema, trovandosi divisi quasi precisamente a metà tra il 49% che vorrebbe la cancellazione del reato ed il 48% che lo ritiene invece un mezzo utile per il Paese che deve essere mantenuto.