Tra gli sport preferiti dei bambini c’è il paragone: non sporcano e con la fantasia arrivano lontano. Anche i grandi, in compenso, ogni tanto si esercitano e danno sfogo al loro estro e alla loro vena tagliente e sarcastica. Non si sottrae, in questo, il sito di Beppe Grillo, che oggi sceglie come tema di riflessione: “Chiedere a Berlusconi, il creatore del Porcellum, di fare la nuova legge elettorale“.
Da lì inizia una una sfilza di “E’ come se…” cui seguono le frasi più disparate, in una sintassi discutibile (“E’ come se… chiedere”), ma con un ventaglio di soluzioni tra l’assurdo politico-sociale e il colpo mirato, con la precisione di un cecchino, a questo o a quel personaggio.
Così, come termine di similitudine, si passa come niente da “chiedere ai gruppi neonazisti di progettare i centri di accoglienza profughi” a “chiedere a Renzie di fare il sindaco di Firenze” (ma anche di restituire i finanziamenti pubblici ricevuti dal Pd) o “chiedere al Pdexmenoelle di tagliare le Province invece di prendere per il culo la gente e trasformarle in città metropolitane”.
Si punta ovviamente anche in alto, fino al Colle (“E’ come se… chiedere a Napolitano di rendere pubblici i nastri delle sue conversazioni con Mancino”), ma si spara molto e volentieri sui ministri: per cui chiedere a Berlusconi di occuparsi della legge elettorale è come “chiedere alla Bonino spiegazioni sulle armi chimiche in transito a Gioia Tauro”, “chiedere alla Cancellieri di occuparsi dei detenuti in gravi condizioni di salute a patto che non si chiamino Ligresti”.
E poi è come “chiedere alla De Girolamo di dimettersi per uno scatto di dignità” o chiedere lo stesso ad Alfano, “ministro inconsapevole di rapimenti kazaki”. Fino a Saccomanni, che chissà “se vede la luce in fondo al tunnel” e a Mario Mauro, che mai taglierebbe i cacciabombardieri F35.
Ce n’è per tutti, anche per i soldi di Lusi, ” ex tesoriere della Margherita che si è fusa nel Pdexmenoelle”, per i direttori dei tiggì Rai che non farebbero “un convegno sulla libertà di informazione” (o forse lo farebbero, chissà). Oppure è come “chiedere a Vendola se l’aria di Taranto è salubre” o – sconfinando un po’ – “chiedere alla Merkel di fare gli eurobond per condividere i rischi finanziari con i Paesi dell’Euro”.
E, dopo un simpatico segno di poca conoscenza istituzionale (“E’ come se… chiedere alla Corte Costituzionale di fare in fretta, o almeno prima di sette anni, a prendere una decisione”), la botta finale: “E’ come se… discutere le riforme costituzionali con Cicchitto e Quagliarello“. Una carrellata niente male, quasi quanto il sondaggio #CacciaIlMinistro, con cui ogni frequentatore del sito può scegliere quale titolare di ministeri, tra quelli che “si sono distinti per una pessima gestione di casi di interesse nazionale e internazionale e per piccoli e grandi scandali”, dovrebbe prendere la porta.
Gabriele Maestri