Matteo Renzi ha deciso. Nonostante il fiume di critiche, il segretario del Pd ha fissato il tanto atteso vertice con Silvio Berlusconi alle 16 di oggi presso la sede del Partito democratico, a Largo del Nazareno. Oggetto dell’incontro sarà la riforma della legge elettorale, con un probabile accordo sul modello spagnolo, che favorisce i grandi partiti e penalizza i piccoli.
Renzi spiega così l’incontro, che nelle ultime ore ha fatto insorgere la minoranza del partito: “E’ necessario che le riforme, come quella della legge elettorale, si facciano anche con l’opposizione per evitare che poi si debbano fare i governi insieme”. Quanto al rischio che l’intesa con il Cavaliere provochi la rottura con gli alleati della maggioranza, assicura: “In caso di accordo vero tra Pd e Berlusconi, Ncd non porrà veti. Starà bene anche ad Alfano, vogliamo scomettere?”.
Poi un attacco ad Alfredo D’Attorre, il bersaniano che più di tutti ha minacciato la crisi di governo in caso di accordo con i berlusconiani: “È il solito giro di persone come D’Attorre che non si ricordano che un mese fa i cittadini mi hanno chiesto di fare velocemente e lui non dovrebbe mettere i bastoni tra le ruote”.
Il sindaco di Firenze, dunque, tiene il punto e rimarca come la sua preferenza per il modello spagnolo sia dettata dalla volontà di porre un argine ai “ricatti dei piccoli partiti”: “L’Italia è morta su questa cosa qua. Possibile che dobbiamo subire i ricatti di Scelta Civica e Per L’Italia, che sono partiti da 2%?”. A stretto giro di posta arriva la replica della segretaria dei montiani, Stefania Giannini: “Renzi la smetta di fare il bullo, siamo al governo grazie ai voti di tre milioni di italiani”.
Anche Maurizio Lupi, uno dei big del Nuovo Centrodestra, segnale le criticità che un accordo Pd-Forza Italia porterebbe all’interno della maggioranza: “Ogni forza politica ha l’assoluto diritto-dovere di confrontarsi con chi vuole”. Quello che “non sarebbe comprensibile – segnala Lupi – è che ci sia un accordo tra Pd e Forza Italia sulla legge elettorale senza che parte della maggioranza venga coinvolta”. Se, al contrario, c’è un accordo all’interno della maggioranza” allora “coinvolgere anche le forze di opposizione mi parrebbe una cosa importante”. Ma, aggiunge il ministro delle Infrastrutture, “vedo una convergenza di Renzi con Forza Italia sul sistema spagnolo. Io penso invece che il dovere e anche la responsabilità del Pd dovrebbe essere in primo luogo quello di trovare una sintesi nella sua stessa maggioranza”.
Un gruppo di persone ha lanciato alcune uova sull’auto di Silvio Berlusconi, mentre stava entrando nella sede del Pd, in via del Nazareno. Il leader di Forza Italia è accompagnato da Gianni Letta, zio del presidente del consiglio Enrico Letta. Con Renzi c’è il portavoce della sua segreteria Lorenzo Guerini.
Dopo più di ore terminato l’incontro tra Renzi e Berlusconi. Quest’ultimo si è sposato a Palazzo Grazioli dove, secondo indiscrezioni, starebbe incontrando Denis Verdini e probabilmente si continuerà a discutere di legge elettorale.
Sintesi della conferenza stampa di Renzi – Iniziata la conferenza stampa del segretario del Pd Renzi dalla sede del Nazareno. Renzi ha sintetizzato così l’incontro con Berlusconi. “Grande sintonia su riforma del titolo V. Modifica del bicameralismo perfetto con significativi cambiamenti per il Senato: no all’elezione diretta dei senatori ed alla fiducia da parte del Senato. Ultimo punto dei tre: la legge elettorale. Una prima bozza sarà presentata lunedì entro la prossima riunione del Pd che si terrà alle 16. Anticipazioni relative alla legge elettorale: deve puntare alla governabilità, ridurre il potere di veto ai piccoli partiti e va messa a punto ricercando il coinvolgimento ampio delle forze politiche”.
Berlusconi “Appoggeremo riforme in Parlamento” – A breve distanza dalla conclusione della conferenza stampa del segretario del Partito Democratico Berlusconi fa sapere: “Appoggeremo riforme in Parlamento”.