I due anticipi del sabato, che vedranno impegnate le prime due della classe, apriranno il girone di ritorno della Serie A 2013-14.
Attesa anche per l’esordio di Seedorf sulla panchina del Milan, che chiuderà il programma della giornata nel posticipo domenicale contro il Verona.
Alle 18 tocca alla Roma, che all’Olimpico ospita un Livorno in crisi nera (1 punto nelle ultime 8 giornate). I giallorossi proveranno a centrare la terza vittoria consecutiva tra campionato e coppa Italia. Anche lo storico è nettamente a favore dei giallorossi, con 13 successi su 17 precedenti. Garcia deve sciogliere gli ultimi dubbi di modulo ed uomini, con un occhio alla supersfida di coppa Italia di martedì prossimo contro la Juventus. Probabile turno di riposo per Maicon, Gervinho e Pjanic. Il neo tecnico amaranto Perotti dovrebbe schierare un 5-3-1-1 piuttosto abbottonato, con Siligardi che dovrebbe partire dalla panchina.
In serata tocca alla capolista Juventus, alla ricerca della dodicesima vittoria consecutiva. L’avversario è la Sampdoria, reduce dal secco 3-0 rifilato all’Udinese. Nonostante le 32 vittorie su 55 precedenti interni contro i blucerchiati, l’ultimo precedente è targato Samp, con la vittoria in rimonta del gennaio 2013, un 1-2 firmato Icardi nonostante l’inferiorità numerica. Leggero turnover per Conte, che dovrebbe premiare Marchisio (autore del gol decisivo a Cagliari), piazzandolo in regia e facendo rifiatare Pirlo in vista della Coppa Italia. Solito 4-2-3-1 per Mihajlovic, con Gabbiadini, Sansone ed Eder contemporaneamente in campo.
Il lunch match vedrà in campo Udinese e Lazio. I friulani sono chiamati a dare una sterzata ad una stagione ad oggi interlocutoria, che li vede al 15° posto, appena 4 punti sopra la zona retrocessione e con soli 4 punti conquistati nelle ultime 6 giornate. Di fronte una Lazio in leggera risalita, che con il ritorno di Reja ha raccolto 4 punti su 6 senza subire reti. Tra i friulani torna Muriel, che però dovrebbe partire dalla panchina. Probabile 4-2-3-1 per la Lazio, con Cavanda-Lulic coppia di terzini in luogo degli indisponibili Konko e Radu. Lo storico è molto equilibrato, con 13 successi friulani, 11 vittorie biancocelesti e 10 pareggi.
Nel programma della domenica pomeriggio spicca la trasferta del Napoli a Bologna. La squadra di Benitez ha ricominciato a correre, con 3 vittorie consecutive tra campionato e Coppa Italia. Di fronte un Bologna convalescente, reduce dallo scialbo 0-0 interno con la Lazio che ha segnato l’esordio di Ballardini sulla panchina felsinea. Infermeria ancora piena per Benitez, che dovrà rinunciare a Reina, Behrami, Mesto e Zuniga, mentre Hamsik dovrebbe partire dalla panchina. 3-5-1-1 per il Bologna, con Bianchi in vantaggio su Acquafresca. I precedenti sono nettamente a favore dei rossoblu, con 29 successi in 55 incontri.
Impegno fuori casa anche per la Fiorentina, che dovrà vedersela al Massimino contro un Catania alle prese con una situazione a dir poco caotica. Il clamoroso ko interno in Coppa Italia contro il Siena è costato la panchina a De Canio, segnando il ritorno di Maran alla guida degli etnei, nella speranza di risalire la china in campionato (ultimo posto con 13 punti, appena 4 nelle ultime 7 giornate). Montella è reduce dal pirotecnico 0-0 sul campo del Torino, che nonostante il risultato a reti bianche sembrava rendere meno allarmante l’emergenza in attacco. Tuttavia, la società ha preferito comunque correre ai ripari, ingaggiando Alessandro Matri in prestito dal Milan. L’ex rossonero guiderà l’attacco viola, affiancato ai lato da Joaquin e Cuadrado. Maran si affida al classico 4-3-3, con Bergessio punta centrale. I 16 precedenti hanno visto 5 successi etnei, 8 viola e 3 pareggi.
Anche l’Inter dovrà vedersela in trasferta, sul difficile campo del Genoa, per dare una sterzata a questo pessimo inizio di 2014 (1 punto in 2 gare di campionato ed eliminazione in Coppa Italia). Di fronte un Grifone che a Marassi ha raccolto 15 dei suoi 23 punti in campionato. Nel Genoa rientra Gilardino, mentre Mazzarri è tentato dall’ipotesi di 3-5-2, con l’attacco formato da due ex del calibro di Milito e Palacio. Molto equilibrato lo storico, con 13 successi rossoblu, 14 nerazzurri e 19 pareggi.
Al Bentegodi andrà in scena la sfida tra Chievo e Parma. I clivensi, reduci da due pareggi consecutivi e collocati appena un punto sopra la zona retrocessione, proveranno ad invertire il trend che ad oggi li vede quale unica squadra del campionato ad aver raccolto più punti in trasferta che in casa (8 interni, 9 in trasferta). Di fronte un Parma alla ricerca del nono risultato utile consecutivo (ad oggi 3 vittorie e 5 pareggi). Donadoni dovrebbe recuperare Paletta e scioglierà solo all’ultimo il dubbio tra Cassano e Sansone. 3-5-2 per Corini, con Paloschi-Thereau coppia d’attacco. Anche qui regna l’equilibrio, con 4 successi per i clivensi, 3 dei ducali e 4 pareggi.
Secondo impegno interno consecutivo per l’Atalanta, che con il successo sul Catania ha interrotto un digiuno di vittorie lungo 2 mesi. Di fronte un Cagliari che contro la Juventus ha interrotto una striscia di ben sette risultati utili consecutivi. Colantuono potrebbe lanciare Brienza sulla destra, mentre Lopez dovrà rinunciare a Nenè e Pinilla. Ben 12 i successi orobici in 20 precedenti.
A Reggio Emilia andrà in scena la sfida tra Sassuolo e Torino, inedita in A ma con 4 precedenti in B (con 3 vittorie granata ed un pari). Gli emiliani sono reduci dal pirotecnico 4-3 rifilato al Milan, che ha consacrato la stella di Domenico Berardi (che dopo la tripletta alla Samp ha messo a segno addirittura una quaterna contro i rossoneri) e salvato la panchina di Di Francesco. In buona salute anche il Toro, che ha perso solo uno degli ultimi 7 match di campionato. Fuori Gazzola e Zaza nel Sassuolo, mentre Ventura recupera Immobile.
Il posticipo che chiuderà il programma della ventesima giornata vedrà in campo Milan e Verona. Appena 22 punti in 19 giornate, incapacità cronica di vincere 2 gare di fila, +6 sulla zona retrocessione, -10 dalla zona UEFA e addirittura -30 dalla Juventus. E’ questo il bilancio che ha segnato la fine del rapporto tra Max Allegri ed il Milan, dopo 3 anni e mezzo contrassegnati da uno scudetto, un secondo ed un terzo posto. Al suo posto arriva Clarence Seedorf, all’esordio assoluto nelle vesti di allenatori.
Per l’olandese subito una ghiotta occasione per rilanciare i rossoneri: a San Siro arriva un Verona che può essere considerato come un avversario diretto, visto il suo 5° posto a quota 32 punti, che lo colloca in zona Europa League, obiettivo minimo dei rossoneri. Ad aiutare Seedorf c’è anche la tradizione, che vede gli scaligeri mai vittoriosi in 23 precedenti a Milano. Il neo tecnico rossonero dovrebbe abbandonare la mediana a 3, schierando un 4-2-3-1 con Kakà, Honda e Robinho alle spalle di Balotelli. Nel Verona dovrebbe essere Cirigliano a prendere il posto di Jorginho, ad un passo dal passaggio al Napoli.