Il commento (glamour) di Flavio Briatore sull’incontro Renzi-Berlusconi
Il commento (glamour) di Flavio Briatore sull’incontro Renzi-Berlusconi
Seconda partita fuori casa per Silvio Berlusconi dopo l’ospitata negli studi di Servizio Pubblico nel gennaio 2013. In quell’occasione il Cavaliere era stato il mattatore della serata, riuscendo a mettere in difficoltà il duo dell’anti-berlusconismo militante, ossia Santoro e Travaglio. Oggi, a un anno di distanza, c’è chi si chiede se la mossa di Matteo Renzi d’invitare il Caimano nella sede Pd si ritorcerà contro il centrosinistra. Bisogna pur dire che il sindaco di Firenze ha in un certo senso ricambiato il favore all’ex senatore, che all’esordio a Palazzo Vecchio era stato accolto in gran segreto – così almeno sarebbe dovuto essere – nella tana di Arcore, scatenando le ire dell’elettorato di sinistra.
Flavio Briatore, amico personale di entrambi i leader, ha dato il suo parere favorevole all’operazione renziana. Da navigato imprenditore e presentatore del talent The Apprentice, l’ex dg della scuderia Benetton ha detto a Repubblica: “L’incontro tra due persone intelligenti è sempre una cosa positiva. Magari può nascerne qualcosa di buono. In Italia non succede mai niente. Sono tornato oggi dopo due mesi, e l’unica novità è questo incontro qui”.
Mister Billionaire ha poi commentato gli stili dei due politici: “Il look. Renzi è più attuale, direi casual chic. Berlusconi è più classico. Però l’arrivo di Matteo ha costretto Silvio a rivedersi stilisticamente, adesso ha cominciato ad abbinare giacca e lupetto, che è molto meglio del gessato di prima. A me piace comunque di più Renzi, odio la cravatta, il formale”, precisando che il fattore età pesa moltissimo sulle scelte presenti e future dell’elettorato italiano: “Su questo Renzi ha un grande vantaggio, ha un futuro enorme. Solo che deve stare attento, perché in Italia succede sempre così: promettono bene poi quando arrivano al potere non succede mai niente. Prendete Letta: è un bravo ragazzo, ma non incide, non comanda, non fa le cose”.
Renzi però – ci tiene a precisare – non è il sosia di Berlusconi: “Chi dice che Renzi e Berlusconi hanno lo stesso stile, o addirittura che Renzi abbia studiato da Berlusconi, dice una sciocchezza enorme. Sono due persone completamente diverse, con due storie diverse, che hanno in comune un’unica cosa: l’intelligenza”. E ricorda: “Il sindaco non è un comunista, è un uomo moderno che parla con chi deve. Nella vita e nella politica bisogna poter parlare con chiunque, e saperlo fare”.
Alle prossime elezioni, il voto dell’imprenditore piemontese potrebbe per la prima volta andare a un partito di sinistra: “Non so chi voterò tra i due, sono legato a entrambi. Guarderò i programmi”. Una cosa è certa: “Letta, sei fuori. Entrambi ti mangiano”. In attesa del patto del Nazareno, i due assi hanno già l’endorsement stilistico del Flavio nazionale.