I dati di novembre appena diffusi dall’ISTAT mostrano la ripresa della produzione industriale, per la prima volta anche rispetto ai dati di 12 mesi prima. L’aumento è del 1,4%.
Sono stati mesi molto duri quelli passati, e la strada è ancora lunga, visto che si è perso comunque un 25% circa dal massimo del 2008, l’Italia come secondo Paese manifatturiero d’Europa ha sofferto molto più di altri Paesi, anche più della Spagna, questa crisi, il crollo degli investimenti, la concorrenza internazionale e la delocalizzazione.
Vediamo qui i dati dei principali europei sulla variazione tendenziale della produzione industriale negli ultimi mesi, da giugno a novembre.
L’Italia si è sempre confermata pecora nera, facendo meglio solo della Grecia, mentre Germania e Inghilterra hanno avuto marginali diminuzioni della produzione industriale solo in pochi mesi.
La buona notizia per noi è che ci stiamo avvicinando agli altri Paesi, e il dato di novembre è vicino a quello della Francia (+1,6%), e meno lontano di quello degli altri Paesi. Certamente, venendo da un crollo, per recuperar le posizioni, ora dovremmo crescere più degli altri.
Vediamo allora riguardo a novembre i valori di crescita della produzione industriale rispetto al mese di ottobre in tutta Europa:
Le crescite congiunturali hanno di solito limitato valore, soprattutto per Paesi piccoli e/o con una base manifatturiera piccola, essendo molto influenzate da eventi anche ridotti, ma possiamo comunque osservare come l’Irlanda, con con più dell’11% di crescita, sia ormai in netta ripresa, per quanto sia un’economia basata soprattutto su servizi. Ottimo risultato di Germania e Olanda, sul 2,5%, e congiunture poco favorevoli all’Est, dove la produzione industriale in passato è cresciuta molto. La Grecia riprende a scendere con un -2,2% rispetto a ottobre, una brutta doccia fredda rispetto ai dati dei mesi precedenti in cui trapelava una timida ripresa.
Ora i dati tendenziali, rispetto al novembre 2012:
Qui si conferma la marcia in più dell’Est Europa, crescite oltre ovicino il 10% in Romania, Slovacchia, Repubblica Ceca, i Paesi Baltici dopo essere cresciuti moltissimo segnano un po’ il passo, la penisola iberica sembra uscita dalla crisi, e supera l’Italia, l’Irlanda conferma il grande rimbalzo che sta tentando per tornare ai livelli pre-crisi.
La Germania segna un ottimo +4% destinato a trainare gli altri Paesi, compresa l’italia con il suo timido +1,4%, ma la nota dolente è la Grecia, con il -6,6% è in una situazione sempre tragica, beffarda, considerando che i dati dei mesi precedenti erano migliori, certamente la crisi cipriota ha influito molto.
Per il 2014 sarà fondamentale consolidare la ripresa, cercando anche di invertire la tendenza, per l’Italia, ad essere, anche quando si cresce, un passo indietro rispetto ai partner europei.