Sondaggio Ipr per Piazzapulita: con l’Italicum il centrosinistra oggi otterrebbe il premio di maggioranza, senza ballottaggio
L’ultimo sondaggio condotto da Ipr Marketing per Piazzapulita arriva nel giorno in cui Matteo Renzi ha presentato la proposta ufficiale del PD per la legge elettorale, l’ormai celebre Italicum che prevede un premio di maggioranza al raggiungimento dei 35 punti percentuali o un ballottaggio tra le due principali forze politiche in caso non si raggiungesse il 35%.
Se dalle ipotetiche elezioni politiche uscissero i dati delle intenzioni di voto raccolti oggi, Ipr prevederebbe un Parlamento formato da 4 partiti: PD con il 33%, Movimento 5 Stelle con il 21%, Forza Italia al 20% e NCD al 5,5%. Tutti gli altri partiti non raggiungerebbero la soglia del 5% necessaria per entrare in parlamento all’interno di una coalizione, e tanto meno quella dell’8% che serve ad ottenere seggi senza una coalizione (solo il M5S raggiungerebbe questa soglia). Gli astenuti intanto sono riportati al 24% e gli indecisi al 15%.
Con questo quadro delle intenzioni di voto sarebbe il centrosinistra a vincere le elezioni senza bisogno di andare al ballottaggio (otterrebbe infatti il 38,5%, e quindi il premio di maggioranza con 346 seggi) mentre al centrodestra spetterebbero 175 seggi con il 34,5% dei voti ed il Movimento 5 Stelle si dovrebbe “accontentare” di 109 seggi. La maggioranza così raggiunta sarebbe composta da 346 parlamentari, ma Ipr sottolinea che una maggioranza è considerata“sicura” se composta da 360/370 deputati, dato che molti di essi sono Ministri o lavorano in Commissione e quindi non possono essere sempre presenti.
Nel caso in cui invece si andasse al ballottaggio, il centrodestra sembrerebbe non avere speranze di vittoria: contro il centrosinistra di Renzi perderebbe con un 60%-40% a favore del Fiorentino, mentre contro il Movimento 5 Stelle soccomberebbe perché Grillo attrarrebbe certamente voti dal centrosinistra, che si mobiliterebbe probabilmente per non dare al centrodestra la maggioranza. In un ipotetico scontro Centrosinistra-M5S le distanze invece si accorcerebbero, ma il risultato andrebbe comunque a favore di Renzi che vincerebbe con il 54% contro il 46% di Grillo.
Questi risultati si basano comunque solo sulle attuali intenzioni di voto, con una legge solo proposta dal PD e che deve ancora passare per l’iter parlamentare e soprattutto per il voto vero e proprio, che secondo gli intervistati IPR potrebbe svolgersi anche a Maggio, a patto che la legge elettorale venga approvata. Il 24% non vorrebbe in nessun caso andare al voto in primavera (una minoranza particolarmente forte tra gli elettori PD), mentre tra le file del M5S e di Forza Italia una buona percentuale di elettori vorrebbe votare a Maggio anche senza una nuova legge elettorale.