Livorno, AAA PD cerca candidato a sindaco
Livorno, AAA PD cerca candidato a sindaco
Sembra quasi una battuta, una barzelletta che vuole contrastare con lo stereotipo del politico che non molla la poltrona. Ma invece non è così, e a Livorno il PD cerca un nome da candidare a sindaco dopo alcuni sonori ‘no’.
A Livorno è successo l’incredibile: il PD non avrebbe mai immaginato di trovare una strada lastricata di ostacoli davanti la ricerca di un nuovo sindaco per Livorno. Infatti ad Alessandro Cosimi, sindaco da due mandati consecutivi e quindi non ricandidabile, non si riesce a trovare un successore, dopo vari no di varie personalità.
Incredulo il Segretario cittadino del PD livornese, il cuperliano Jari De Filicaia, che racconta di star cercando un “degno candidato non solo all’interno del partito e nello stretto ambiente della politica, ma anche all’esterno per cercare personalità di spicco per la crescita della città, ma trovare personalità non strettamente politiche può essere difficile per chi è restio a calarsi nel mondo della politica”. Resta il fatto che per le primarie fissate per il 9 marzo, per la cui iscrizione il termine ultimi è quello del 31 gennaio, c’è un solo candidato, ad oggi. L’unico nome in campo è Luca Bussotti, ricercatore di sociologia e storia presso l’Università di Lisbona e il più grande esperto della storia del Mozambico. Dai nomi che potrebbero uscire dalle primarie c’è anche quello di Paolo Dario, docente di robotica biomedica presso la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, sponsorizzato in primis dall’ex parlamentare Marida Bolognesi, che ritiene che Dario possa portare “il nome di Livorno in tutto il mondo”.
Una parte del Partito Democratico livornese sognava il grande ritorno di Concita De Gregorio, giornalista pisana ex direttore dell’Unità e attuale editorialista di Repubblica, oltre conduttrice del programma Pane Quotidiano su Rai Tre. Anche l’ex amministratore delegato del Tirreno, il giornale più venduto in città, e esperto di diritto amministrativo Giuseppe Angella ha declinato l’offerta, dopo che per un primo momento si era mostrato disponibile. Ma dopo 48 ore di riflessione ha deciso, infine, di declinare l’invito. Corteggiato in precedenza anche Lorenzo Mannelli, livornese doc che ha rivestito anche la carica di Presidente del Consiglio Comunale, che attualmente è uno dei più stretti collaboratori di Martin Schultz. Altro netto rifiutò è arrivato anche da Emanuele Rossi, docente di diritto costituzionale alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. Gli ultimi tentativi furono poi fatti con due esponenti della politica regionale, Gianfranco Simoncini e Marco Ruggeri, rispettivamente assessore regionale al lavoro e capogruppo dem al consiglio regionale. Entrambi hanno fatto sapere di voler restare a Firenze per continuare i progetti in Regione.
Francesco Di Matteo