È stato uno dei protagonisti delle ultime primarie per la segreteria del Partito democratico che gli hanno permesso di acquisire una certa notorietà. Stiamo parlando di Giuseppe “Pippo” Civati, deputato Pd e “dissidente” per vocazione.
Intervistato da Radio Capitale e interpellato sulla legge elettorale modello Italicum che tanti dubbi ha destato, Civati se la cava con una battuta: “Propongo di cambiare il nome della nuova legge elettorale, a cominciare dal fatto che mi ricorda la strage dell’Italicus”. “E’ un nome da Ventennio? Sì e visto i toni anche un po’ sbilanciati di Renzi ieri…”.
“Io lo chiamerei il Fiorentino – propone provocatoriamente Civati – perché nasce da Verdini e Renzi e poi fa pensare a Machiavelli, più alcuni barocchismi un po’ spagnoli anche se – aggiunge il deputato brianzolo – il modello spagnolo è più serio”.
Civati dice la sua anche sulla tenuta del governo Letta ed eventuali prossime elezioni: “Secondo me non si andrà a votare, almeno per un anno, un anno e mezzo. Il dato politico attuale è che riforma elettorale e riforme istituzionali sono strettamente legate come mai in passato. E se il Patto delle larghe intese tiene, lo scenario più probabile non sembra un Letta bis, piuttosto un Renzi 1, con questo Parlamento senza passare per il voto. Mi sembra che Napolitano stia cambiando un po’ linea rispetto a qualche settimana fa”.