Eurostat, cala il debito pubblico italiano
Un po’ a sorpresa, arrivano buone notizie per il debito pubblico italiano: secondo l’Eurostat, l’istituto di statistica dell’Unione europea, nel terzo trimestre del 2013 il debito è calato di 0,4 punti percentuali, attestandosi al 132,9%, rispetto al trimestre precedente, quando era fermo al 133,3%. In termini assoluti il debito è sceso da 2.076,371 a 2.068,722 miliardi di euro. È il primo segno meno dal 2011.
Ciononostante, il debito pubblico italiano è il secondo in Europa ed uno dei più alti assieme a Grecia (171,8%), Portogallo (128,7%) e Irlanda (124,8%), mentre i più bassi sono in Estonia (10,0%), Bulgaria (17,3%) e Lussemburgo (27,7).
Nell’Eurozona, comunque, l’Italia è tra i paesi più virtuosi, visto che il dato generale è in controtendenza e vede un incremento del debito in molti paesi. Gli aumenti più alti a Cipro (+25,3%), Grecia (+19,3%), Spagna (+14,3%) e Slovenia (+14,1%). Il debito rispetto al Pil nello stesso periodo si è invece ridotto, oltre che in Italia, anche in Germania (-2,8%), Lettonia (-2,0%), Bulgaria (-1,4%), Danimarca (-0,9%) e Lituania (-0,8%).
Prendendo infatti in considerazione la Ue a 28, il debito pubblico fa registrare ancora una crescita: 11.310,458 miliardi di euro, pari all’86,8% del Pil. Nel trimestre precedente erano 11.282,059 mld (86,7% del Pil) e nello stesso periodo del 2012 erano 10.959,398 mld (84,9% del Pil).
Redazione