L’audizione choc di Befera: “Impossibile riscuotere tutti i 545 miliardi di crediti”
Lo Stato non potrà riscuotere tutti i crediti accumulati negli ultimi 15 anni. Si parla di 545 miliardi di euro, una cifra che avrebbe potuto ingrossare notevolmente le casse dell’Erario. L’ha detto il direttore dell’Agenzia delle Entrate Attilio Befera, nel corso di un’audizione in Commissione di vigilanza sull’anagrafe tributaria. Il massimo dirigente delle riscossioni italiane ha anche quantificato l’ammontare dei crediti recuperabili: “Dei 545 miliardi, è possibile che ne rientri una parte residuale e minima, pari al 5%-6% del totale, quindi tra 27,2 e 32,7 miliardi”.
Befera ha poi individuato la causa di questo grosso ammanco: “Una parte rilevante dei crediti vantati dall’erario non è riscuotibile perché fa capo a società che non esistono più, persone decedute o fallimenti”. E ha subito tolto ogni dubbio: “Noi abbiamo fatto tutti i controlli necessari. Il problema è che da 15 anni non vengono restituiti agli enti impositori i ruoli con le motivazioni”.
L’intervento del direttore di Equitalia in Commissione si è concluso con una denuncia: “Negli ultimi anni sono aumentati i coniugi con più case. In certi frangenti si è avuto lo spostamento della residenza di uno dei due per evitare la tassazione sul secondo immobile: è una patologia tutta Italia, che i Comuni sembrano non saper tamponare. Gli basterebbe intervenire effettuando normali controlli incrociati: perchè Comuni danno residenza se non c’è la separazione tra i coniugi?”, si è chiesto Befera.
Fabrizio Neironi