Sondaggio Swg, centrosinistra stacca nuovamente il centrodestra
Sondaggio Swg, centrosinistra stacca nuovamente il centrodestra
Dopo il riavvicinamento registrato nel sondaggio della scorsa settimana, SWG oggi rileva un nuovo distanziamento delle coalizioni a favore del centrosinistra, che guadagna pochi decimi di punto ma torna a staccare il centrodestra di oltre 4 punti percentuali.
Se il PD perde mezzo punto, la risalita di SEL (4,3%) e degli altri partiti minori di centrosinistra (1,2%) permette infatti allo schieramento di ottenere il 37,4% dei consensi e di superare la soglia del 35% stabilita dall’Italicum per ottenere il premio di maggioranza che permetterebbe di governare il Paese.
Al contrario, tutti i partiti di centrodestra sono in calo (seppure lieve) e trasportano la coalizione sotto il 33%. Forza Italia perde lo 0,4% (oggi ottiene il 20,4%), NCD registra -0,3% (3,5%), Lega -0,3% (4,9%) Fratelli d’Italia -0,4% mentre La destra guadagna lo 0,3% (1%). La coalizione così perde 1,2 punti percentuali e scende al 32,8%. L’opposizione del Movimento 5 Stelle riesce invece a far guadagnare punti a Grillo, che in una settimana passa dal 19,9% al 21,1% con un incremento di oltre un punto percentuale. Cambia di poco invece la situazione dei partiti di Centro (Udc perde 1 decimo mentre Scelta Civica ne guadagna due), mentre aumenta anche secondo Swg la quota di astenuti ed indecisi che si attesta oggi al 40,3%.
Le intenzioni di voto rilevate dipendono certamente anche dalle opinioni che gli Italiani hanno sulla legge elettorale appena proposta, e sui requisiti che una buona legge elettorale dovrebbe avere. Sulla soglia di sbarramento (che nell’Italicum è del 5% per i partiti coalizzati e dell’8% per quelli non coalizzati), la fetta più grande di intervistati (che comunque è solo del 22%) è d’accordo con la proposta di Renzi (soglia al 5%), mentre secondo il 19% dovrebbe essere ancora più alta (tra il 6 e l’8%) e il 18% la vorrebbe invece al 4%. Particolarmente d’accordo con la soglia del 5% è l’elettorato PD, che è anche il più favorevole alla possibilità di esprimere una preferenza al momento del voto. Il 59% degli elettori di csx vorrebbe infatti una riforma che vada in questo senso, ma anche nel cdx e nel M5S la maggioranza è favorevole, mentre solo il 17% ed il 15% dell’elettorato generale vorrebbe rispettivamente un candidato per ogni partito o delle liste bloccate corte.