Sondaggio Ipsos su legge elettorale, italiani per bipartitismo o bipolarismo, approvano l’Italicum
Sondaggio Ipsos su legge elettorale, italiani per bipartitismo o bipolarismo, approvano l’Italicum
Protagonista indiscussa dell’ultima settimana è stata senza dubbio la discussione sulla legge elettorale, in particolare in relazione alla proposta presentata da Renzi in accordo con Berlusconi, il cosiddetto “Italicum”. E guardando i dati del sondaggio Ipsos pubblicato dal Corriere della Sera del 25 gennaio, fra gli italiani la percezione dell’importanza di questa discussione risulta significativa, in quanto il 45% ritiene la riforma importante pur in presenza di altri problemi urgenti e il 28% addirittura fondamentale in quanto dall’assenza di una buona legge deriva la mancata solidità del governo; solo un quarto invece la ritiene poco importante.
Rispetto alle caratteristiche della legge, è maggioritaria all’interno dell’elettorato l’idea che i partiti minori non debbano essere necessariamente rappresentati, con il 19% che pensa che ciò sia poco importante, cui si aggiunge un 36% che addirittura ritiene la rappresentanza dei piccoli partiti negativa e d’intralcio ai governi, a fronte di un 41% che la considera fondamentale o importante. Coerentemente con questo dato la maggioranza preferirebbe che il sistema elettorale aiuti la strutturazione del quadro politico attorno a due grandi partiti (52%) o due grandi coalizioni (22%): in particolare pensano questo gli elettori democratici (l’86,7% è per queste due opzioni), gli elettori di Forza Italia (82,1%) ed anche del Nuovo Centrodestra (76,1%), mentre i “grillini” si dividono fra sostenitori del bipartitismo o bipolarismo (50,4%) e sostenitori del proporzionale (43,6%).
Meno netto è il giudizio sull’accordo fra Renzi e Berlusconi: il 50% pensa sia una scelta giusta del segretario PD, in disaccordo è invece il 42%. I maggiori favorevoli si trovano in questo caso in Forza Italia (75,2%), mentre non è così ampio il consenso fra gli elettori PD (54,4%); prevalgono i contrari nel NCD (56,3%) e fra i “grillini” (70,6%). In definitiva, comunque, una buona maggioranza ritiene la riforma positiva (60,8%), approvata da gran parte degli elettori PD, FI e NCD, mentre è bocciata dal 62,7% degli elettori del Movimento 5 Stelle.
Infine, una delle problematiche più grosse dell’Italicum sembra essere la mancanza delle preferenze: sono infatti indispensabili per il 36% dell’elettorato e un altro 33% le vorrebbe ma ritiene positiva la mediazione dei collegi piccoli. Soltanto per un elettore su quattro, è meglio che le preferenze non ci siano.