Sondaggio Demopolis per Ottoemezzo: importante la governabilità, ma ci vogliono le preferenze
L’ultimo sondaggio condotto da Demopolis per Ottoemezzo si concentra sulla legge elettorale proposta da Matteo Renzi in accordo con Silvio Berlusconi e le rispettive squadre, che introdurrebbe un sistema che assegna un premio di maggioranza (e quindi un numero di seggi alla Camera che permetterebbe di governare senza problemi) alla coalizione o al partito che raggiunge il 35% dei consensi, ma non permette ai “partitini” che non raggiungono il 5% di entrare in Parlamento.
Quando Demopolis chiede agli Italiani cosa gradiscano maggiormente dell’Italicum, il 70% dice di apprezzare la certezza di avere un vincitore certo subito dopo l’esito del voto, un vincitore che abbia la possibilità di governare e di fare le leggi promesse senza incorrere in larghe intese o intoppi di vario tipo. Ciò che non piace agli intervistati da Demopolis è invece la presenza di liste bloccate, che eliminano la possibilità della scelta di un candidato in particolare. I tre requisiti fondamentali di una legge elettorale secondo i rispondenti sono infatti la garanzia di governabilità, la presenza delle preferenze (sulle quali il dibattito è ancora aperto) e la possibilità di scegliere un candidato che sia espressione del proprio territorio e non di logiche di partito.
Con i due schieramenti di centrodestra e centrosinistra a pochissimi punti di distanza (solo 8 decimi di punto li separano, con il centrosinistra al 35,3% ed il centrodestra al 34,5%), se le intenzioni di voto registrate da Demopolis corrispondessero ad un risultato elettorale il Parlamento che ne uscirebbe sarebbe così composto: 330 seggi andrebbero al centrosinistra, che superando il 35% avrebbe un premio di maggioranza del 18%, seggi che andrebbero però completamente al PD, dato che Sel e gli altri partiti di centrosinistra non raggiungerebbero il 5%. Il Movimento 5 Stelle, con il 23% dei voti, otterrebbe invece 116 seggi, mentre 172 seggi andrebbero al centrodestra divisi tra i 138 di Forza Italia ed i 34 del Nuovo Centrodestra di Alfano. Fuori dal Parlamento a causa della soglia di sbarramento rimarrebbero anche UDC, Scelta Civica, Lega e Fratelli d’Italia.
Cresce intanto la quota di intervistati ormai convinta che questo Parlamento riuscirà finalmente a varare la legge elettorale: ad Ottobre dello scorso anno, solo il 33% pensava che i partiti sarebbero riusciti a portare a termine questa impresa, aumentai al 40% ad inizio Gennaio ed al 66% di oggi, praticamente due Italiani su tre.