Un modulo SIAE tanto moderno da far sorridere

Pubblicato il 26 Gennaio 2014 alle 12:30 Autore: Guido Scorza

Il modello SIAE – versione attualmente in uso come dimostra l’IVA al 22%,scaricabile dal sito della Società italiana autori ed editori – attraverso il quale un iscritto può chiedere di conoscere l’elenco delle proprie opere amministrate dalla società con il relativo schema di riparto è un documento – o un reperto storico sopravvissuto al tempo – che, a condizione di essere di buon umore, può strappare un sorriso.

Credo si tratti di uno degli ultimi moduli per la richiesta di informazioni nei quali, tra le opzioni dei supporti sui quali riceverle, compare ancora il vecchio e caro “floppy disk” [qui la voce su Wikipedia e qualche immagine per chi non ne avesse mai visto uno (la più parte dei “nativi digitali) e mai più ne vedrà uno salvo che non lo chieda alla SIAE] e non compaiono CD, DVD o Pendrive.

siae

Curioso ma – lo scrivo tanto per prolungare il sorriso – una ragione c’è: SIAE vuole sottrarsi al pagamento dell’equo compenso da copia privata giacché il Floppy disk, a differenza di CD, DVD e Pen drive, è un supporto tanto preistorico da non essere ricompreso nell’elenco di quelli oggetto di compenso né nel Decreto attualmente vigente né in quello in via di emanazione.

A condizione che siate davvero di buon umore, forse, vi farà sorridere anche leggere nello stesso modulo che se doveste chiedere – non è chiaro per farci cosa dato che non è semplice trovare computer che ancora leggano i floppy disk – di ricevere l’elenco delle vostre opere su Floppy disk dovete prepararvi a pagare un compenso integrativo – oltre a quello di 6,20€ comunque richiesto per ricevere le informazioni in questione – di 0,12€ per ogni 55 records [ndr presumo che ogni titolo di opera sia un record] quasi che il Floppy Disk o la sua registrazione costi di più a seconda il numero di records che ci si registrano sopra.

Meno ridere – anche se si è davvero di buon umore – è pensare che per inviarvi l’elenco delle vostre opere via mail, SIAE, vi chieda 6,20€.

Non c’è dubbio, comunque, che il modulo in questione è un’autentica opera dell’ingegno per la cui ripubblicazione, qui sopra, sono pronto a pagare a SIAE i relativi diritti.

Solo un’avvertenza pagherò in Bitcoin su Floppy Disk.

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