Capogruppo Pd regione Calabria sputa ad un giornalista
La fonte della notizia è il sito del consiglio dell’ordine dei giornalisti della Regione Calabria. Ecco il racconto: “Ieri, durante la presentazione del candidato dei renziani alla segreteria regionale del Pd, il collega Ricchio ha incrociato Sandro Principe nella hall dell’albergo lametino dove si stava celebrando l’appuntamento. Il capogruppo del Pd in consiglio regionale, al cenno di saluto del cronista politico, ha risposto sputando nella sua direzione“.
Cdr Corriere Calabria “gesto vergognoso” – “Un gesto vergognoso – sottolinea il Comitato di redazione del Corriere della Calabria – che, a prescindere da qualsiasi motivo specifico – la probabile reazione a un pezzo a lui poco “gradito” firmato dal collega –, non tiene conto né del diritto di cronaca universalmente riconosciuto ai giornalisti, né soprattutto è consono al ruolo istituzionale che Principe riveste. Diviene piuttosto il segnale pericoloso dell’arroganza e del disprezzo del nostro ruolo, a cui questa classe politica ci ha da tempo abituato”.
Consiglio regionale Calabria: chi è il capogruppo del Pd Sandro Principe? – Sandro Principe, 64 anni, avvocato esperto di diritto amministrativo, prima di essere nominato capogruppo del Pd in Consiglio regionale, è stato deputato del Partito Socialista Italiano e sottosegretario al Ministero del Lavoro nel Governo Amato I e nel Governo Ciampi, oltre che sindaco del suo comune, Rende. Figlio di Francesco Principe, leader socialista calabrese e presidente della Giunta regionale.
Solidarietà dei giornalisti in attesa di una mossa del Pd Calabria – Nell’articolo Carlo Parisi chiede conto al Partito Democratico del gesto di cui è stato vittima il giornalista Antonio Ricchio cui si legge nell’articolo “va tutta la solidarietà del sindacato dei giornalisti. La risposta spetta, invece, al suo partito, il Pd, che, paradossalmente, in uno sputo si gioca tutta la sua credibilità. Spetta, a questo punto, al Partito democratico decidere se, nel Consiglio regionale della Calabria, si senta rappresentato da un capogruppo che alla civile convivenza, al dialogo, alla tolleranza, al rispetto delle opinioni e, soprattutto, della persona altrui, risponde con la più ripugnante delle ‘armi'”.
Giuseppe Spadaro