Giorno della Memoria, Napolitano contro la “miserabile provocazione”
Giorno della Memoria, Napolitano contro la “miserabile provocazione”
Giorgio Napolitano durante la celebrazione della Giornata della Memoria al Quirinale: “Lasciate innanzitutto che io sbarazzi subito il campo dalla miserabile provocazione che è stata appena tentata contro tutti noi. Gli autori, che spero possano essere rapidamente individuati, di un insulto assimilabile solo alla stessa ripugnante materia usata in quei pacchi – ha aggiunto il presidente della Repubblica riferendosi alla testa di maiale recapitata alla sinagoga – non hanno nulla a che vedere con la Roma e i romani che per sentimento umano e civile, consapevolezza democratica, educazione e cultura, sono fraternamente accanto agli uomini e donne di origine e religione ebraica, stringendosi ad essi in un abbraccio di solidarietà – ha concluso Napolitano – e in un impegno di lotta rigorosa contro ogni forma di antisemitismo”.
Enrico Letta “Difendere memoria per scongiurare indifferenza” – “Il dovere della memoria non si conclude col Novecento: oggi tocca alla mia generazione, nata dopo la seconda guerra mondiale, fare tesoro delle testimonianze dei sopravvissuti, difendere la verità storica, e soprattutto educare i giovani a non rimanere mai più indifferenti”. Lo ha sottolineato il presidente del Consiglio Enrico Letta, nella sua premessa al dossier di palazzo Chigi sulla ricorrenza annuale del Giorno della Memoria, commemorazione della tragedia della Shoah.
Redazione