Imu-Tasi, 500 milioni ai Comuni
Sembra finalmente essersi sbloccata l’annosa questione dei mancati introiti determinati dall’abolizione dell’Imu e dal passaggio alla Tasi. Nel corso di un incontro oggi al ministero dell’Economia e delle Finanze è stato riconosciuto un ammanco di 700 milioni nelle casse dei sindaci, di cui 500 sono però già stati predisposti per essere stanziati agli enti locali.
L’accordo è stato trovato tra una delegazione governativa formata dal ministro delle Finanze Fabrizio Saccomanni e quello per gli Affari Regionali, Graziano Delrio e una delegazione dell’Anci guidata dal presidente e sindaco di Torino, Piero Fassino.
“E’ stato un incontro lungo ma molto proficuo – ha spiegato Fassino accompagnato dal sindaco di Roma, Ignazio Marino – il governo ha individuato soluzioni che consentono ai Comuni di disporre nel 2014 delle stesse risorse di cui disponevano nel 2013, in particolare è stata convenuta la possibilità di applicare un’aliquota supplementare dello 0,8 per mille sulla prima o sulla seconda casa in modo discrezionale, una misura che in base ai calcoli che sono stati fatti consente di garantire l’erogazione alle famiglie in condizione di debolezza delle stesse detrazioni di cui godevano con il regime Imu”.
In buona sostanza, quindi, l’esecutivo ha ribadito agli enti locali la possibilità di aumentare dello 0,8 per mille l’aliquota base della Tasi che potrà quindi oscillare, sia per le prime che per le seconde case, in una forbice dal 2,5 al 3,3 per mille. I 500 milioni verranno stanziati in tempi brevi, massimo un mese, visto che, come ha ricordato Fassino, “i Comuni devono chiudere i loro bilanci entro il 28 febbraio”.