Sondaggio Euromedia Research: bene Forza Italia e M5S, giù il PD
Sondaggio Euromedia Research: bene Forza Italia e M5S, giù il PD
I sondaggi condotti da Euromedia Research nelle ultime settimane hanno quasi sempre trovato il centrodestra in vantaggio sul centrosinistra, con Forza Italia in progressiva crescita, il Partito Democratico sempre stabile o in leggero calo ed il Movimento 5 Stelle in ripresa.
Questa settimana nel sondaggio pubblicato sul Mattinale, la rivista curata dal gruppo di Forza Italia alla Camera, la tendenza continua con il centrodestra al 33,7% in vantaggio di un punto e mezzo sul centrosinistra, al 32,5%. La coalizione che schiera sia Forza Italia che il Nuovo Centrodestra (anche se non è dato sapere se Alfano correrà con questa alleanza alle prossime elezioni) perde 3 decimi di punto rispetto alla scorsa settimana nonostante la crescita di Forza Italia, che passa dal 22 al 22,3%, a causa delle perdite dei piccoli partiti: Lega Nord è al 4,1% (-0,3%), NCD 3,6% (-0,2%) Fratelli d’Italia 2,2% (-0,1%), il movimento per AN rimane all’1% e gli altri partiti stabili allo 0,5%.
Nel centrosinistra le perdite si fanno più cospicue, con la coalizione che scende di quasi un punto percentuale per il -0,6% del PD oggi al 28,5%, il -0,2% di Sel al 3,2% (stesso risultato delle elezioni 2013) ed il -0,1% degli altri partiti, oggi allo 0,8%. La coalizione è quindi attestata da Euromedia al 32,5%, un dato molto simile a quello che molti altri istituti assegnano solo al PD, rilevato spesso ben al di sopra del 30%. Va bene invece Beppe Grillo, che è tornato ad afferrare e superare il 22% con un Gennaio di rimonta, mentre i partiti di centro sono rispettivamente al 2,6% (Udc) ed 1,6% (Scelta Civica), in leggerissima crescita ma comunque nel loro insieme quasi ininfluenti.
A guadagnare dalle settimane calde della legge elettorale sarebbero quindi Berlusconi e Grillo, in due posizioni completamente diverse rispetto alla riforma ma forti del consenso della propria base, ma intanto continua a crescere anche il numero degli indecisi, che dal 29,2% di Dicembre sono passati al 32,5% di oggi, con una continua crescita che è specchio della difficoltà di presa dei partiti Italiani sui cittadini.