Il Pil italiano crescerà dell’1% nel 2014 e del 2% nel 2015 e quest’anno, per la prima volta “dopo 6 anni di crescita ininterrotta”, anche il debito pubblico si fermerà, mentre il rapporto deficit/pil sarà pari al 2,5%. Lo ha detto a Bruxelles il presidente del Consiglio Enrico Letta al termine dell’incontro con il presidente della Commissione europea, Jose Manuel Barroso che ha sottolineato i “notevoli sforzi per uscire dalla procedura di deficit eccessivo nel 2013 e questo è stato il più importante risultato per ristabilire la fiducia e ridurre gli spread”. Barroso ha aggiunto che “il successo dell’Italia dipende dalla riduzione del debito”.
“L’Italia – ha proseguito Barroso – ha fatto grandi passi sul fronte crescita grazie alle riforme che cominciano a dare frutti, al lavoro sulla garanzia dei giovani, al pagamento dei debiti della pa, alle privatizzazioni e la spending review”. D’altra parte secondo il presidente della Commissione europea, nonostante l’Italia l’anno senza emergenze finanziarie, “le sfide restano: il debito alto è ancora lì e la competitività è bassa, è ancora un Paese vulnerabile e fragile e non c’è motivo di compiacersi, l’aggiustamento strutturale deve proseguire”.