Letta contro Mastrapasqua: “Riformare governance dell’Inps”
Il Premier Enrico Letta è intervenuto con durezza, al termine dell’odierno Consiglio dei Ministri, sul caso Mastrapasqua: “per il governo l’incarico di presidente di un ente pubblico nazionale deve essere fatto in esclusiva e non in regime di conflitto di interesse”. Poi Letta ha continuato dicendo che il “governo non si può sostituire all’autorità giudiziaria”, tuttavia, la mancanza di una norma che regoli l’accesso alle presidenze dei più importanti enti pubblici e che elimini sul nascere l’incompatibilità di alcuni soggetti con esse, dovute ai conflitti d’interesse innescati dal sovrapporsi delle cariche, per il governo è un “vuoto normativo clamoroso”. A questo vulnus giuridico, quindi, il governo tenta di porre rimedio con un decreto presentato alla Camera con “procedura d’urgenza”.
Nello specifico, Enrico Letta, ha affermato la necessità di far terminare i “conflitti d’interesse nella sostanza, ma non rilevati nella norma” e che gli “incarichi, per i grandi soggetti nazionali, come Inps, Istat o altri, devono essere svolti in esclusività”. Dunque brusca accelerazione sulla riforma della governance Inps: Letta, infatti, ha aggiunto “il Ministro Giovannini svolgerà le consultazioni con organizzazioni sindacali e forze sociali a brevissimo”, rilevando, in ultima analisi, l’importanza politica dell’approvazione del ddl rispetto alla bagarre parlamentare degli ultimi tempi.
Sempre Giovannini, incaricato da Letta, svolgerà una relazione sulle indagini della Procura di Roma sui rapporti tra Inps e Ospedale Israelitico, entrambi diretti da Mastrapasqua: quest’ultimo, in veste di direttore dell’ospedale avrebbe girato all’Inps, di cui è Presidente, contributi previdenziali sotto forma di fatture della Regione Lazio non liquidate. Contro Mastrapasqua, secondo la Procura, ci sarebbero 14 milioni di rimborsi non dovuti ma comunque richiesti alla Regione Lazio e altri 71 milioni derivanti da un presunto “ingiusto vantaggio” conseguito dall’Ospedale Israelitico.
L’inchiesta punta a definire meglio la cessione di questo credito “non esigibile” proprio all’Inps, cessione servita a sanare i conti della struttura sanitaria romana. Sono state contate più di 12mila schede di dimissioni falsificate per ottenere rimborsi gonfiati: lo scorso Luglio arrivò sulla scrivania del governatore del Lazio Zingaretti il rapporto dell’Agenzia di controllo della Sanità sull’Ospedale Israelitico di Roma che certificava un 94% di ricoveri incongrui e inappropriati, fu così che Zingaretti bloccò la procedura di pagamento degli arretrati. Adesso il governo vuole vederci chiaro sulla vicenda che coinvolge quello che molti considerano uno degli italiani più potenti: secondo l’associazione per i diritti dei consumatori Adusbef, Mastrapasqua, ricopre 25 incarichi simultaneamente.
Inps, dimissionario il presidente Mastrapasqua – Dopo la lettera del premier Letta giungono le dimissioni del presidente dell’Inps Mastrapasqua.
Guglielmo Sano