Ballarò minuto per minuto 17/01/2012 [diretta]

Pubblicato il 17 Gennaio 2012 alle 20:36 Autore: Redazione
Ballarò

[ad]22.33 E fu così che si arrivò a parlare dell’asta dei diritti televisivi…ma giusto pochi secondi, perchè arriva il collegamento con Londra, con David Riley, addetto al rating dell’agenzia Fitch, presentata da Floris come “una delle più grandi agenzie di rating al mondo”. Ricordiamo però come, almeno nel 2006, Gianfranco Fini non la pensasse così, visto che quando intervenne, sempre a Ballarò, un rappresentante di Fitch nel dire che l’Italia non era messa benissimo sul fronte Economico, l’attuale Presidente della Camera lo criticò duramente, dicendo sostanzialmente che Fitch non fosse all’altezza di Moody’s e Standard & Poor’s e, perciò, quanto diceva sullo stato dell’Economia Italiana non fosse veritiero. O tempora, o mores. Vabbè, passiamo a Riley, che oggi ci dice che l’Italia difficilmente raggiungerà il default, al contrario della Grecia, data invece molto vicina ad esso. Per uscire dalla crisi, a suo parere, è importante abbassare il costo del lavoro e snellire la pubblica amministrazione. Smentisce poi ciò che si dice sul fatto che le agenzie di rating favoriscano gli Stati Uniti d’Amerca. D’altronde il declassamento degli USA in termini di rating è un fatto relativamente recente.

22.44 Dopo la pubblicità che ricorda ai cittadini di pagare il canone RAI, si tora in studio con Floris che dice “L’evasore che c’è in noi!” per lanciare il successivo servizi sull’evasione fiscale. Valla a capì sta RAI…sarà un messaggio subliminale autolesionista? Vabbè, nel servizio la morale è questa: chi più, chi meno, ma gli evasoi fiscali in Italia sono tantissimi.

22.51 Lucrezia Reichlin dice che l’evasione fiscale diffusa in Italia sia causata anche dal fatto che l’identità Nazionale è, da queste parti, poco sentita, fatto in parte simile anche alla Grecia.

22.56 Tocca adesso ad Enrico Giovannini dire la sua, e spiega quindi come si calcola l’evasione fiscale e come il fatto che aziende che sopravvivono grazie all’evasione fiscale rimanendo nel mercato non permettano alla crescita di aumentare. Mario Resca aggiunge che la burocrazie è, a suo parere, uno dei più grandi ostacoli alla ripresa.

23.03 Servizio sugli operai che hanno perso lavoro, e che si ritrovano adesso in una situazione piuttosto difficile. La parola poi a Paolo Mieli: è vero, c’è anche lui! Vabbè, ci dice che le liberalizzazioni non faranno ripartire tutto, ma sarà un passo. Se la crescita non ripartirà, secondo lui, le vittime saranno in primis uomini come quelli che abbiamo visto nel servizio precedente, persone che hanno perso il loro lavoro.

23.07 It’s Pagnoncelli time! Ti piace Monti? Sì al 51%, no al 45% un po’ in discesa il consenso di Monti rispetto alla settimana scorsa. Per il 58% degli Italiani, poi, siamo solo all’inizio di una lunga serie di sacrifici per salvare il Paese. Per il 71% degli Italiani il Governo Monti deve andare avanti, mentre il 22% vuole votare il prima possibile. Il 48% teme che le liberalizzazioni causeranno un problema di concorrenza selvaggia che faccia scendere la qualità dei prodotti, al contrario il 46% pensa che le liberalizzazioni aumenteranno la concorrenza migliorando il servizio. Per il 45% i principali Partiti abbiano un potere decisionale estremamente marginale, mentre il 41% dicono che hanno un potere decisionale molto alto.

23.18 La parola ad Enrico Giovannini sul tema degli stipendi dei parlamentari…ed appena inizia si senta un oggetto pesante cadere in studio, non sappiamo di che si tratti, ma non escludiamo sia qualcuno indignato dai costi della politica che ha lanciato qualce oggetto.

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