Berlusconi ha un piano per superare il 37% “Andremo a votare fra un anno”
“Sarà una follia, ma io penso di poter arrivare a superare il 37%. Ho già avuto un risultato del genere nel 2008”. Silvio Berlusconi, in un’intervista al giornalista americano Alan Friedman pubblicata dal Corriere della Sera, mostra tutto il suo ottimismo circa le prossime (probabili) elezioni. La presenza del M5S, spiega l’ex premier “ha naturalmente abbassato i voti a disposizione di destra e sinistra. Quindi quel 37 già raggiunto oggi diventa molto più difficile da raggiungere da parte di un solo partito. Ma io sono un ottimista e ho messo su un piano, forse un piano un po’ pazzo, che è prematuro svelare oggi”. Il Cavaliere non crede possibile un voto a maggio: “Non penso che sia possibile tornare alle urne in un election day insieme con le elezioni per il Parlamento europeo e con 18 milioni di italiani chiamati alle Amministrative. Se si riuscisse ad arrivare in tempo con la legge elettorale noi saremmo d’accordo di andare il 25 di maggio. Ma se intanto si comincia a lavorare sui cambiamenti della Costituzione, dato che per questi cambiamenti ci vogliono non due ma quattro votazioni a distanza di tre mesi l’una dall’altra, si andrà a votare tra un anno e qualche mese e per noi questa cosa credo che funzioni molto bene”.
Per Berlusconi la politica del futuro sarà una corsa a due. “Il bipolarismo secondo noi è il miglior sistema per dare un governo efficiente ad una nazione. Purtroppo anche dopo la Prima Repubblica, con la legge elettorale che è in vigore ancora adesso, il voto frazionato è continuato”, osserva l’ex premier, che non esclude un’alleanza con la Lega e il Nuovo Centrodestra. Quanto alla riforma elettorale, “non è il meglio che si potesse fare, perchè ancora una volta abbiamo dovuto fare i conti con i piccoli partiti. Ho sempre ritenuto che dovessimo insegnare agli italiani come votare”. Tuttavia “credo che continuerà il suo percorso e che sarà approvata dai due rami del Parlamento”. Parole di encomio per il suo avversario Matteo Renzi. “Ha rinnovato il Pd, che è sempre l’antico Partito comunista italiano, che ha cambiato tanti nomi ma è rimasto con le stesse persone, con le stesse sedi. Ha annunciato con coraggio e anche con un filo di arroganza di voler rottamare tutti i vecchi campioni del partito, e l’ha fatto. Spero che continui in questa direzione”.