Sondaggio Demopolis per Ottoemezzo: Italicum penalizza M5S e piccoli partiti
Sondaggio Demopolis per Ottoemezzo: Italicum penalizza M5S e piccoli partiti
Con la nuova legge elettorale entrata ufficialmente nel suo iter parlamentare e le sue caratteristiche che vanno man mano definendosi, il sondaggio Demopolis chiedendo agli Italiani le loro intenzioni di voto simula la distribuzione dei seggi alla Camera se si votasse oggi con l’Italicum.
Come sappiamo, sono tre i principali schieramenti che attirano il consenso degli Italiani: il centrosinistra oggi otterrebbe il 35,2% dei voti, distanziato di solo mezzo punto percentuale dal centrodestra al 34,7%, mentre il Movimento 5 Stelle correndo come sempre da solo e senza stipulare alcuna alleanza otterrebbe il 22,6%.
Nessuno schieramento raggiungerebbe quindi il 37% necessario per ottenere il premio di maggioranza, ma se il centrosinistra lo dovesse raggiungere otterrebbe 324 seggi (sufficienti per avere a maggioranza il parlamento) che andrebbero interamente al PD, unico partito in grado di raggiungere la soglia di sbarramento. Il resto dei seggi andrebbe a M5S (115), NCD (32) Forza Italia (126) e Lega (21), salva per la clausola che alleggerisce lo sbarramento per i partiti a “forte vocazione regionale”. In caso di vittoria del centrodestra al PD andrebbero invece 180 seggi, al M5S comunque 115, a NCD 57, a Forza Italia 230 e alla Lega 36. Nonostante le alleanze con i partiti più piccoli, le forze politiche che potrebbero effettivamente entrare in Parlamento con l’Italicum sarebbero solo 5, penalizzando non solo i piccoli partiti che perderebbero i propri seggi, ma anche la forza di opposizione per eccellenza, il M5S, che perderebbe 30 seggi rispetto al risultato che otterrebbe con il proporzionale puro (un sistema che, tuttavia, non permetterebbe la governabilità).
Allo stato attuale però nessuna forza politica raggiungerebbe il 37%, rendendo necessario un secondo turno per decretare il vincitore: in questo caso Demopolis prevede una vittoria del Centrosinistra con il 54% delle preferenze, che assegnerebbe al PD 327 seggi lasciando comunque M5S, NCD, FI e Lega all’opposizione.
Nel complesso comunque, gli Italiani intervistati da Demopolis sembrano apprezzare lo sforzo di Matteo Renzi per accelerare il sulla riforma, che sbloccherebbe un processo fermo da troppo tempo (71%). Altri però non sono così ottimisti, sottolineando come le resistenze in Parlamento saranno determinanti (34%) e come l’accordo tra Renzi e Berlusconi abbia posto nuovamente il Cavaliere al centro del dibattito politico (30%).