Sondaggio Ipsos per Corriere: giudizio negativo per il governo ma la maggioranza è contraria alle elezioni immediate
La ricerca realizzata da Ipsos e pubblicata dal Corriere della Sera sul Governo Letta e il prosieguo della Legislatura evidenzia due opinioni apparentemente in contraddizione: da un lato infatti da parte della maggioranza degli elettori c’è un sostanziale giudizio negativo verso l’esecutivo, dall’altra però il ritorno al voto è un’opzione che raccoglie consensi minoritari.
È infatti negativo il giudizio verso il Governo Letta di ben il 54% degli intervistati, a fronte di un 45% di complessivi giudizi positivi. Suddividendo i giudizi per elettorato, sono prevalentemente positivi i giudizi fra gli elettori dei partiti della maggioranza di governo: Nuovo Centrodestra (72%) e PD (64%); mentre sono in maggioranza negativi fra gli elettori dei partiti d’opposizione, ovvero del Movimento 5 Stelle (85%) e in misura minore, di Forza Italia (57%).
Allo stesso tempo, però, per il 38% il governo deve andare avanti finché non avrà fatto tutte le principali riforme istituzionali e il 16% pensa debba andare avanti il più possibile. È invece preferibile che si torni alle urne il prima possibile per il 42% dell’elettorato: quest’opzione trova largo consenso fra gli elettori “grillini” (70%) e quelli di Forza Italia (57%), mentre è ampiamente minoritaria fra chi è intenzionato a votare Nuovo Centrodestra (21%) e PD (30%).
È stata però avanzata un’altra possibilità, ovvero che Letta venga sostituito da Renzi per un governo di scopo per le riforme in alleanza con Forza Italia: secondo il sondaggio Ipsos su quest’idea solo un quarto circa degli elettori si dice d’accordo, mentre un altro terzo ritiene che non cambierebbe nulla rispetto ad oggi e ben il 39% pensa sia un’ipotesi del tutto sbagliata: i favorevoli a quest’ipotesi si trovano in maggioranza fra gli elettori di Forza Italia (per il 41% è una buona idea), appaiono tiepidi gli elettori del Nuovo Centrodestra, mentre i giudizi più negativi verso quest’idea vengono parimenti da elettori del M5S (48%) e del PD (47%).