Prodi avverte: “Matteo attento, così vince Berlusconi”. Smentita del Prof.
Nelle ultime settimane si è fatto un gran parlare di Italicum e di che cosa accadrebbe se le elezioni si tenessero con la nuova legge elettorale, ancora comunque tutta da approvare. Legge, si dice da più parti, “fatta apposta per Berlusconi” e la coalizione di centrodestra, molto variegata e formata da piccoli partiti raccolti attorno a Forza Italia. Convinzione che è andata rafforzandosi grazie all’ennesima piroetta del leader dell’Udc, Pierferdinando Casini, che domenica scorsa ha annunciato il ritorno all’ovile berlusconiano.
Sulla questione si pronuncia anche il leader storico del centrosinistra, Romano Prodi, intervistato dal quotidiano Il Secolo XIX. E il tono è tutt’altro che entusiasta: secondo il Professore, infatti, con l’accordo stipulato da Renzi “rischiamo non solo di resuscitare Berlusconi, ma di farlo vincere, che è molto peggio” dichiara. Tutto sommato Prodi giudica comunque positivo l’operato del segretario del Pd fino ad ora, apprezzando la ricerca di un’intesa anche con l’opposizione, ma ravvisa un “eccesso di fiducia”.
I timori del Prof., in buona sostanza, sono quelli di una riedizione del Pd veltroniano e della “vocazione maggioritaria”: nel 2008 Veltroni professava l’autosufficienza, poi all’ultimo tuffo scelse di imbarcare anche l’Italia dei Valori, ma non bastò. Il centrodestra stravinse come mai accaduto prima e l’allora segretario fu costretto alle dimissioni di lì a meno di un anno.
Secondo Prodi, dunque, Renzi dovrebbe concentrare gli sforzi nella costruzione di un’alleanza elettorale capace di prendere un voto in più delle destre: “Pd, Sel e poi? – riflette–. Bisogna che davvero Renzi sia in grado di portare via voti al centrodestra, ma così rischia di perderne a sinistra, da Rifondazione, Pdci, tutti quelli che comunque non raggiungerebbero il quorum e magari non votano il Pd”.
Preoccupazioni condivise dal segretario generale del Partito dei Comunisti italiani, Cesare Procaccini, che mette in guardia il sindaco di Firenze: “Renzi attento, vincere le primarie non vuol dire vincere le elezioni vere”. Bersani docet.
Smentita di Romano Prodi – Romano Prodi detta alle agenzie una smentita di fuoco: “Smentisco nel modo più radicale quanto a me attribuito dal Secolo XIX a firma di Marco Marozzi. Da mesi non vedo Marco Marozzi, da mesi non lo incontro e non parlo con lui. Quandanche lo avessi incontrato mi sarei guardato dall’avere con lui conversazioni su temi politici. Questo suo presunto scoop mi indigna profondamente”.
Alessandro Genovesi