“Noi non vogliamo né uomini che non siano coraggiosi, né mezzi uomini, né uomini che sono innamorati di altri uomini. A noi piace l’idea di mettere in campo uomini che siano innamorati di donne, che amino il rapporto di coppia e che individuano nel rapporto di un matrimonio un uomo ed una donna. Quando faccio questo tipo di parallelo voglio dire che noi vogliamo uomini che siano innamorati della città”. A dirlo è il presidente della Regione Calabria Giuseppe Scopelliti durante la conferenza stampa di presentazione dei circoli del Nuovo Centrodestra. Parole che hanno scatenato l’ira dell’Arcigay calabrese. “Siamo indignati e rammaricati – hanno detto gli esponenti dell’organizzazione locale – è specioso che, in un momento storico-sociale come quello che stiamo vivendo in Italia (assistiamo quotidianamente ad atti di discriminazione a sfondo omo-transfobico e di genere, quando il disagio non sfocia in atti estremi come il suicidio; è al vaglio del Senato la legge contro l’omofobia) sia possibile ancora affermare un criterio di scelta dei candidati ancorato ad una concezione macista, sessista, omofoba, di superiorità dell’orientamento eterosessuale e del “maschio”, criterio che nulla c’entra con la realizzazione del bene comune che dovrebbe essere l’unico vero indicatore del politico; criterio quest’ultimo che affonda le proprie radici nel principio dell’Inclusione (non certo dell’esclusione) di ogni persona”. Scopelliti ha provato a ricucire: “Sono fortemente rammaricato per le polemiche che qualcuno sta alimentando in questi giorni – ha scritto in una nota – strumentalizzando un passaggio estratto da un ragionamento più ampio e articolato che ho pronunciato qualche giorno fa. Voglio innanzi tutto ringraziare gli esponenti dell’Arcigay per non aver speculato, al contrario di altri, sulla frase da me pronunciata e ribadisco che nei loro confronti ho sempre avuto il massimo rispetto che credo di aver sempre dimostrato nella mia storia politica”. Per questo giovedì è atteso un incontro tra le parti. “Nell’occasione ribadirò, come ho sempre fatto – conclude Scopelliti – che condanno e ripudio qualsiasi forma di discriminazione a partire proprio dall’omofobia”.