Saccomanni e Visco: “Dai mercati sostegno a economia reale”
Entrambi presenti al convengo Assiom Forex a Roma, il ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni e il governatore di Bankitalia Ignazio Visco hanno fatto sentire la propria voce, ponendo l’accento sulla responsabilità della finanza verso l’economia reale.
Secondo il titolare dell’economia, “i mercati finanziari continuano ad essere agitati dalle tensioni sugli andamenti attesi dei tassi di interesse e dei cambi sulle principali monete dei Paesi industrializzati ed emergenti”. In questa situazione volatile, che si è confermata sulle Borse anche nell’ultima settimana, la moneta unica è sinonimo di garanzia. “E’ in queste circostanze che si conferma il ruolo fondamentale dell’euro come scudo protettivo rispetto alle possibili conseguenze che in sua assenza avrebbero patito le economie degli Stati dell’Unione europea”.
Ed è proprio grazie all’euro, aggiunge Saccomanni, che “le turbolenze valutarie sono ormai un ricordo del passato, ma resta viva l’esigenza di orientare i mercati finanziari su obiettivi di stabilità e di sostegno forte all’economia reale e all’investimento produttivo. È un impegno che deve vedere affiancati tanto le autorità di governo e monetarie quanto gli operatori dei vari segmenti di mercato”. L’intervento di Visco si è invece focalizzato sulle dinamiche interne, a cominciare dalla disoccupazione, che fa segnare il più alto livello “dagli anni cinquanta, con i giovani che sono i più colpiti”.
Il governatore della Banca d’Italia ha giudicato come “lenta e incerta la ripresa. Il recupero di competitività dell’Italia, ha continuato Visco, “ha bisogno di una strategia di riforma articolata e coerente” e – soprattutto nelle circostanze attuali – “la riduzione del carico fiscale sui fattori della produzione, accompagnata da tagli selettivi di spesa che riducano gli sprechi e da interventi volti a rendere più efficiente l’amministrazione pubblica, può essere determinante per la capacità del sistema di affrontare i cambiamenti necessari”.
Per quanto riguarda le previsioni, Visco tiene buona la stima di Bankitalia per un +0,75% del Pil nel 2014, che contrasta con il punto percentuale indicato da Palazzo Chigi. L’inquilino di Palazzo Koch sostiene la tesi per cui l’Italia non è “in una situazione di generalizzata riduzione dei prezzi”, cioè in deflazione, ma mette in guardia da “un periodo prolungato di variazione dei prezzi al di sotto del livello compatibile con la stabilità monetaria”, che “non è desiderabile”.
Da ultimo Visco difende l’impianto di revisione della governance di Bankitalia, tanto osteggiata in Parlamento dal Movimento 5 Stelle: “La rivalutazione delle quote della Banca d’Italia in mano alle banche contribuirà a sostenere l’offerta di credito”.