Pace in Ucraina: il miracolo possibile di Giorgia

Pace in Ucraina: il miracolo possibile di Giorgia
Il successo dell’incontro organizzato in Vaticano tra Trump e Zelensky può essere un buon viatico per il nostro Presidente del Consiglio nell’ottica di finalizzare l’iniziativa che già fu di Berlusconi. Progetto – la costruzione della Grande Europa – non portato a termine per l’ostracismo di alcuni stati europei, purtroppo. Se si fossero gettate in tempo le basi di questa grande intuizione molto probabilmente non sarebbe stato versato tanto sangue innocente. Certo, la via dell’avvicinamento per la costruzione della Grande Europa è lunga e tortuosa e richiede tempi e modi da concordare. Ne avevamo parlato più approfonditamente in un altro articolo.
Pace in Ucraina: il miracolo possibile di Giorgia
L’avvicinamento della Russia all’Europa in ogni caso sarebbe di enorme vantaggio per entrambi: da una parte la Russia ricca di materie prime ma poco industrializzata e, dall’altra, l’Europa industrializzata sì ma carente di materie prime. La paura di una sempre più profonda emarginazione è stato uno dei motivi dell’aggressione russa all’Ucraina. Il nostro capo di Governo potrebbe avere un ruolo decisivo per la considerazione ricevuta da Trump e per il diverso peso che adesso hanno in Europa gli stati colpevoli di aver bloccato il progetto sognato da Berlusconi e Putin, anche in virtù di quella che si può definire una sincera amicizia.
Come diceva il Cavaliere, la Russia appartiene all’Europa per storia, tradizione e cultura. Se non sarà inserito nelle trattative un percorso di avvicinamento della Russia all’Europa non ci sarà nessuna pace duratura in Ucraina e nel mondo intero. Giorgia Meloni potrebbe fare un tentativo in questa direzione per favorire la pace. Una pace per tutti desiderata anche da Papa Francesco. Una pace per cui il Pontefice si è speso tanto ricordando che la guerra nasce da un mancato abbraccio.
Mario Borrelli
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