Autore: Nicolò Zuliani

Dato che un buon silenzio non fu mai taciuto, domani vi racconterò cosa farei io se mi sequestrassero gli alieni.

Due idioti della perfida Albione ci hanno permesso di usufruire di una visita quasi-guidata. Approfittiamone, finché la Marina non decide di rimuovere il video – o di trasformare il posto in un museo.

Completi sartoriali, viaggi nel tempo, sequenze d’azione bellissime, luoghi stupendi e tu speri che muoiano tutti.

Il mondo accademico adora farsi la guerra, con risultati spesso esilaranti. Meritano di passare alla storia tanto quanto i risultati.

Una storia deliziosamente italiana di successi, eccessi e truffe. Insomma, qualcosa che dovremmo mettere nell’inno di Mameli.

A quanto pare, nessuno si farebbe scrupoli a far denigrare il proprio padre da una persona esterna alla famiglia. Poi però non succede mai.

Nei film e nei libri c’è un motivo se gli ingredienti delle bombe sono sbagliati: la gente adora replicare. Anche quando si tratta d’ammazzarsi.

A volte vorrei poter capire il calcio per capire appieno cos’è stato Diego Armando Maradona. Mi accontento di qualche intuizione.

La folla ama i picchiatori e detesta i perdenti, per questo le vittime e i morti hanno sempre torto. Ma a volte è più complicato, come ragionamento.

Mai sottovalutare la febbre del sabato sera degli italiani, anche se ai tempi del Piotta avrebbe avuto un altro nome.

Un disastro, un crescendo, una tragedia, una commedia. Insomma, l’Italia di tutti i giorni affronta l’eccezione.

Ci sono battaglie perse in partenza, ma questo non significa che non vale la pena combatterle.

Una simulazione molto intuitiva che illustra uno scenario splendido. Anarchia, povertà e aspettativa di vita che si attesta sui 10 anni.

Tenetevi caro questo post, stampatevelo, imparatelo a memoria, fate qualsiasi cosa. Ma evitate di cascarci.

Una di quelle storie che fanno pensare e riflettere, senza ottenere alcuna conclusione. La storia della mia vita, in pratica.